Misura dell’efficienza energetica
Il progetto con lo scopo di migliorare l’efficienza energetica di un edificio comporta numerose simulazioni. Si studiano e calcolano pacchetti che i software ci dicono saranno più isolati, non ci saranno condense interstiziali, accumuleranno calore e ritarderanno il suo rilascio, ancora correggeremo ponti termici. Un programma prenderà poi tutti questi parametri e elaborando superfici e volumi e le caratteristiche dell’impianto perverremo al fabbisogno energetico.
Sebbene l’esperienza nel settore porti a continui aggiornamenti che aumentano il grado di precisione degli strumenti di calcolo si tratta sempre di una simulazione e tanti fenomeni fisici nel campo reale (complessi e influenzati da numerose variabili) sono semplificati essendo molto difficile poterli computare fedelmente. Poi nelle abitudini d’uso reali, gli occupanti di quel determinato edificio magari avranno abitudini differenti da quelle standardizzate nel calcolo, quindi i valori non corrisponderanno.
Buona cosa potendolo fare, monitorare nel tempo consumi e temperature reali e confrontare quindi i dati reali con quelli di progetto.
La certificazione energetica eseguita alla fine dei lavori riporta i seguenti valori:
- Superficie utile 138,76 mq
- Superficie disperdente 331,21 mq
- Volume lordo riscaldato 539,72 mc
- Rapporto S/V 0,61
- Indice prestazione energetica EPh 68,86 kWh/mq.a
- Fabbisogno annuo 9555 kWh/a
Considerando il PCS (potere calorifico superiore) del gas metano pari a 9,585 kWh/smc si ottiene la stima di circa 996,87 mc/a equivalenti su base mensile a 83,07 mc/mese.
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