Stratificazioni storiche e rapporto con il progetto.
La storia del sito, è la storia dell’uomo d’ingegno e del suo lavoro. Protagoniste le fucine, antiche costruzioni dove impiegando materie prime quali, l’acqua, il fuoco, la pietra, se ne ottenevano di nuove, il ferro. La valle dei magli prende il nome da questi edifici dediti alla lavorazione del metallo dove i macchinari per la forgiatura funzionavano grazie alla forza motrice garantita dell’acqua, i magli appunto.
La concentrazione di questi luoghi, ora archeologia industriale, sono prerogativa della Valgrigna una breve insenatura laterale alla Vallecamonica. Il sito di realizzazione dell’edificio è posto lungo questa direttrice, poco lontano da centro storico di un pittoresco borgo.
L’abitato è attraversato dal “vaso Re” un canale artificiale che grazie al declivio naturale scorre verso valle. L’eccezionalità di questa struttura idraulica e il suo legame con le “fucine” con le quali costituisce un sistema, si deve ricercare nell’architettura “segno” di una necessità. Un’architettura legata all’acqua. L’elemento incomprimibile per definizione che qui è arginato, controllato, dosato e deviato ora in sospensione ora in sotterraneo fino a liberare la sua potenza sulle ruote idrauliche per attivare magli, macine, seghetti.
Il maglio stesso è una metafora. Il movimento del maglio è legato a quello infinito dell’acqua. Il lavoro dell’uomo quasi alchimia introduce nuovo impeto ed equilibri alle forze primordiali della natura e ne ottiene nuove possibilità di progresso e benessere. Un nuovo progetto di architettura in un contesto così “denso” di simboli ha dovuto rapportarsi e trovare un linguaggio per dialogare con queste preesistenze.
Contenuti:
- 14F Uffici Classe A
- 14F Contesto operativo
- 14F Filosofia del progetto
- 14F L’edificio
- 14F Concept efficienza energetica
- 14F Sistema costruttivo a secco